26Settembre

I risultati della ricerca sull’allattamento esclusivo al seno e la nutrizione nei primi 1000 giorni in Senegal

È ora online il report completo della ricerca svolta in Senegal dal titolo “L’allattamento esclusivo al seno e la nutrizione nei primi 1000 giorni: studio KAP ed analisi qualitativa della percezione tra le madri di bambini tra 6 e 24 mesi nella regione di Kaffrine”.
La ricerca è stata condotta dal Centro di Salute Globale nel contesto del progetto “Un piatto di salute” nella regione di Kaffrine e finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri 8×1000 IRPEF, il cui capofila è l’ONG Comi. In linea con l’Obiettivo 3 dell’Agenda 2030 (assicurare la salute e il benessere di tutti), l’approccio del progetto considera la nutrizione come elemento fondamentale della salute.
Tenuto conto che solamente il 38,4% delle donne della regione di Kaffrine effettua l’allattamento esclusivo, lo studio è stato volto ad indagare le conoscenze, le attitudini e le pratiche delle donne senegalesi rispetto all’allattamento esclusivo ed alla nutrizione del bambino nei primi 100 giorni tramite la metodologia KAP ed una serie di focus group. Lo studio è stato effettuato in una zona estremamente rurale del Senegal ed ha coinvolto le donne dei villaggi selezionati. In particolare sono state effettuate interviste sia alle madri di bambini tra 6 e 24 mesi, che alle donne autorevoli (madri, suocere, ecc) che possono avere un’influenza nell’educazione e nella gestione dei bambini della famiglia.
Sono stati indagati tre aspetti che influenzano lo stato di benessere del bambino nei primi 1000 giorni: l’alimentazione della madre durante la gravidanza, l’allattamento al seno dei primi 6 mesi di vita e l’alimentazione infantile tra i 6 ed i 24 mesi.

Tra i risultati più rilevanti troviamo:
• Discrepanze tra le conoscenze, le attitudini e le pratiche circa le necessità nutrizionali della donna incinta e l’impatto dello stato nutrizionale della madre sul feto. In particolare sono emerse delle credenze, talora anche contraddittorie, quali ad esempio la presenza di alimenti “proibiti” alle donne in gravidanza.
• Nonostante la totalità delle donne concordi sull’importanza del latte materno per la salute del bambino, la conoscenza del significato dell’allattamento esclusivo è risultata mediocre.
• In termini di osservanza dell’allattamento esclusivo, la maggior parte delle donne ha dichiarato di non effettuarlo e di integrare l’allattamento con altri alimenti e liquidi, con particolare riferimento all’acqua.
• Fra cui le principali ragioni di inosservanza sono stati identificate: la necessità di dissetare con acqua il bambino a causa delle alte temperature, alcune tradizioni quali il rito del “tokental” (sostanza a base di acqua zuccherata, miele o latte di capra con cui si pulisce una tavoletta benedetta dal Corano e che viene in seguito somministrata al neonato come primo alimento), ragioni logistiche e sociali nella quotidianità come la ripresa precoce dell’attività lavorativa da parte delle donne, od ancora l’impossibilità di trasgredire le regole imposte o le conoscenze delle persone più autorevoli della famiglia.

Questa ricerca rientra in una strategia che vede un impegno a più livelli, operativo e strategico, per il miglioramento della salute materno-infantile e per garantire uno sviluppo sano del neonato nelle zone di intervento del progetto. L’obiettivo dello studio era infatti sviluppare una ricerca-intervento sul campo volta ad individuare i determinanti sociali e culturali delle pratiche di cui sopra, al fine di definire nuove strategie di intervento. Tali strategie dovranno sviluppare azioni che guardino oltre la biomedicina, focalizzandosi sulle realtà di vita dei pazienti, in una prospettiva olistica che consideri i valori della popolazione nella vita e il contesto in cui le persone prendono decisioni sulla propria salute.
Il report completo della ricerca è disponibile cliccando qui.

ONG Comi, Senegal