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Evento finale del progetto “NicarAgua, qualità dell’acqua e promozione della salute”
Ieri, martedi 27 aprile 2024, presso la Fortezza Vecchia di Livorno si è svolto l’evento finale del progetto “NicarAgua, qualità dell’acqua e promozione della salute”, proposto dal Comune di Livorno, finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo e cofinanziato dalla Regione Toscana.
Dopo i saluti del sindaco di Livorno Luca Salvetti e dell’ambasciatrice della Repubblica del Nicaragua in Italia Monica Robelo, sono intervenuti l’Assessore alla Cooperazione Internazionale del Comune di Livorno Barbara Bonciani, i referenti per la cooperazione sanitaria internazionale delle Aziende USL Toscana Nord Ovest e Toscana Centro Andrea Grillo e Stefano Fusi, il direttore emerito della UO Nefrologia e Dialisi del Presidio Ospedaliero di Livorno Roberto Bigazzi, il presidente dell’Associazione ITA-NICA di Livorno Mauro Rubichi, la direttrice del Centro Salute Globale Maria José Caldés, il ricercatore del Centro Salute Globale Claudio Fedi che si è incaricato del monitoraggio in itinere del progetto e la collaboratrice del COSPE Francesca Signoria che ha elaborato la relazione di valutazione finale.
Il progetto NicarAgua ha rappresentato una grande sfida per tutti i partner coinvolti. Le azioni previste erano molte e molto diversificate, da quelle più strettamente sanitarie a quelle legate al miglioramento della qualità dell’acqua potabile a disposizione delle comunità rurali, dall’educazione alla salute nelle scuole alla formazione del personale sanitario nicaraguense in loco, on line e in Italia.
Considerando le difficoltà dovute a fattori come la pandemia di COVID, all’estrema complessità delle procedure burocratiche richieste per lavorare nel paese, alla necessità di stipulare convenzioni con una ventina di istituzioni nicaraguensi, di contrattare circa trenta collaboratori locali e di gestire adeguatamente i fondi ministeriali e regionali, non era affatto scontato che si raggiungessero gli obiettivi prefissati. Tuttavia i risultati raggiunti sono soddisfacenti, come hanno sottolineato tutti gli intervenuti. Agli screening sulla malattia renale cronica hanno partecipato circa 10mila persone, altrettanti sono stati gli studenti raggiunti dalla campagna di educazione alla salute, mentre la formazione ha coinvolto circa 700 operatori sanitari, e più di cento sono stati gli interventi di impianto di fistole arterio venose eseguiti su pazienti in emodialisi o in lista d’attesa. Per la parte di miglioramento della qualità dell’acqua sono state coinvolte 112 comunità, interventi di miglioramento sono stati realizzati in 89 mini acquedotti (con l’installazione di cloratori che eliminano la contaminazione batterica e l’allestimento di laboratori per le analisi dell’acqua in ogni municipio), in 20 scuole e 13 centri sanitari. Le conclusioni della giornata sono state svolte da Rosamaria Dragone, dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, la quale ha ricordato che l’Agenzia sente come “proprio” ogni progetto che finanzia e alla cui realizzazione collabora attivamente, dal punto di vista operativo e amministrativo. Il ruolo che svolge non è quello di semplice “controllo” ma di affiancamento delle attività. “Nell’esposizione dei risultati raggiunti” ha detto la dr.ssa Dragone, ho potuto apprezzare la professionalità di tutti i partner coinvolti e auspico che l’attività possa continuare”.