- 10Aprile
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Sviluppo della cardiochirurgia nazionale in Kosovo: avviata la formazione in affiancamento da parte della Fondazione Monasterio
Dal 17 al 24 marzo scorso si è svolta a Pristina, presso il Centro Clinico Universitario del Kosovo, la missione di assistenza tecnica finalizzata alla formazione del personale sanitario e tecnico del reparto di cardiochirurgia da parte del consorzio di aziende toscano con capofila l’AOU Meyer. Alla missione hanno preso parte professionisti della Fondazione Toscana G. Monasterio, ed in particolare il dott. Bruno Murzi, la dott.ssa Nadia Assanta, le dott.sse Elisa Barberi, Silvia Macuzzi, il dott. Michele Carlucci; alla missione ha preso parte anche la dott.ssa Elena Scortini dell’Azienda Sanitaria di Firenze.
Nel corso della missione i professionisti hanno svolto attività di formazione formale e on the job del personale medico e paramedico del Centro Universitario del Kosovo eseguendo interventi chirurgici, attività clinica e visite di follow-up dei pazienti pediatrici ricoverati nel reparto di cure intensive ed ordinaria. L’equipe del dott. Murzi ha effettuato con successo cinque interventi di pazienti che presentavano patologie complesse tali da richiedere assistenza e formazione da parte italiana, l’equipe toscana è stata affiancata da parte del personale kosovaro. Dal punto di vista clinico la dott.ssa Assanta ha effettuato i controlli ecocardiografici intraoperatori ed ha affiancato il personale locale nei controlli diagnostici.
Si tratta della prima di dodici missioni di medici italiani nei prossimi due anni volte a migliorare le prestazioni della sistema sanitario locale e garantirne sostenibilità ed autonomia. Otto delle dieci missioni saranno dedicate alla formazione in cardiochirurgia pediatrica curate dall’AOU Meyer e dalla Fondazione Monasterio di Massa e quattro alla cardiochirurgia adulti curati dall’AOU Pisana. Particolare attenzione durante la formazione sarà data alla predisposizione di protocolli ed al miglioramento delle pratiche operatorie, per l’elaborazione e la messa in atto delle tecniche di intervento chirurgico più adeguate a seconda della patologia riscontrata. L’iniziativa rientra nelle attività previste dall’Accordo “Supporto al Sistema Sanitario in Kosovo”, finanziato dal Governo Italiano tramite l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, grazie al quale l’Italia sostiene la Repubblica del Kosovo nello sviluppo dei servizi pubblici di cardiochirurgia ed il piano nazionale di controllo delle infezioni in Kosovo.