- 11Gennaio
-
Sanità internazionale
Il Progetto Mattone Internazionale va verso l’istituzionalizzazione con il Programma PROMIS.
Di seguito proponiamo tre articoli tratti dalla Newsletter del PMI www.progettomattoneinternazionale.it riguardanti:
– il futuro del progetto
– l’evento finale che si è svolto al Ministero della Salute a Roma il 17 dicembre
– la valutazione dell’impatto del PMI
DOPO 5 ANNI IL PROGETTO MATTONE INTERNAZIONALE PASSA LA
MANO AL PRO.M.I.S., FIGLIO DEL RAPPORTO STATO-REGIONI
Il 17 dicembre scorso, dopo cinque anni di attività nelle regioni italiane, a Roma e a Bruxelles,
sotto la regia del Ministero della Salute e il coordinamento della Regione del Veneto affiancata dalla Regione Toscana, il Progetto Mattone Internazionale, realizzato con finanziamento comunitario, ha fatto un bilancio del lavoro svolto e ha passato la mano al nuovo Pro.M.I.S. .ll
Programma Mattone Internazionale Salute che, per decisione della Conferenza Stato-Regioni, ne rappresenta la continuazione attraverso l’istituzionalizzazione nel nostro Sistema Sanitario Nazionale.
Non è evento da poco, perché il “Progetto Mattone” ha rappresentato una iniziativa di particolare rigore nell’ambito dell’internazionalizzazione della sanità nelle Regioni italiane, mentre ora il Pro.M.I.S., che ne prosegue l’opera in una strategia di coordinamento tra il Ministero della Salute e le Regioni italiane, sarà in concreto il servizio che supporterà i Sistemi Sanitari Regionali nella partecipazione ai bandi e ai network europei in ambito socio-sanitario.
L’obiettivo resta sempre quello, irrinunciabile, di portare la Sanità delle Regioni in Europa e nel Mondo altresì l’Europa e il Mondo nei Sistemi Sanitari delle Regioni italiane, nel quadro di una collaborazione sinergica con il Sistema Paese.
Per questo, oltre a supportare e rendere competitiva la partecipazione delle Regioni italiane, così come delle Aziende Sanitarie e delle Aziende Ospedaliere, ai finanziamenti Europei ed internazionali, si continuerà a promuovere la divulgazione sul territorio nazionale delle politiche comunitarie e delle possibilità di accesso ai programmi europei per la ricerca e l’innovazione, ma anche a supportare la partecipazione dell’Italia e delle Regioni italiane al processo decisionale dell’Unione Europea in materia di sanità e di ricerca medica, coinvolgendo attivamente le Regioni italiane nel dibattito sanitario internazionale.
Si continuerà anche a supportare la partecipazione delle Regioni italiane alle politiche di salute dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e delle altre Agenzie internazionali, facendo crescere le competenze e la competitività delle Regioni italiane in ambito internazionale, diffondendo le opportunità derivanti dalla progettazione nel settore della cooperazione decentrata e delle emergenze sanitarie.
Il progetto esecutivo di istituzionalizzazione del Pro.M.I.S. prevede che la sede istituzionale sia quella del Ministero della Salute, e la sede operativa sia presso la Regione coordinatrice che si propone continui ad essere il Veneto, per continuità e dimostrata capacità gestionale.
Ci sarà un coordinamento generale di 8 membri (4 rappresentanti del Ministero, 1 della Regione coordinatrice, 3 delle Regioni/province autonome, a rotazione) e un Comitato tecnico-operativo (3 rappresentanti del Ministero e un gruppo di referenti regionali, nel numero massimo di 1 per Regione/provincia autonoma). Quanto alle risorse umane previste saranno 13 persone in tutto: 2 a tempo pieno (1 coordinatore, 1 segreteria); 4 esperti part time (1 Programmazione priorità, 2 informazione e comunicazione, 1 partecipazione ai processi EU); 7 tutor a chiamata che si occuperanno della partecipazione ai programmi di finanziamento.
Centrale nella nuova organizzazione sarà il ruolo del Coordinamento generale, né poteva essere diversamente, vista la composizione paritaria nel rapporto Stato-Regioni. Spetta ad esso, non soltanto l’elaborazione delle linee strategiche e di indirizzo, anche tramite il raccordo con le istituzioni europee e il coinvolgimento di altre Direzioni e di altre organizzazioni, ma anche l’indirizzo, la vigilanza e il controllo sulle componenti tecnico –operative e la verifica della congruità delle previsioni di spesa.
Inoltre al Coordinamento generale spetterà l’approvazione del programma operativo pluriennale e dei programmi esecutivi annuali per l’internazionalizzazione, dei rapporti periodici prodotti dalle componenti tecnico –operative. Su richiesta del comitato tecnico-operativo attiverà la collaborazione di enti/istituzioni che possono supportare le diverse iniziative, e infine promuoverà la partecipazione diretta ai programmi di finanziamento europei per il tramite della Regione coordinatrice.CONCLUSIONI DELL’EVENTO FINALE DEL PROGETTO MATTONE INTERNAZIONALE.
17 DICEMBRE, ROMA
E’ Tra i plausi dei presenti e con l’auspicio di una sua positiva continuazione, si è chiusa a
Romail 17 Dicembrescorso l’esperienza del Progetto Mattone Internazionale. Dopo un’attività durata quasi cinque anni, l’evento aveva lo scopo di presentare i risultati raggiunti a livello locale, regionale e nazionale dal Progetto, e di presentare altresì il programma denominato Programma Mattone Internazionale Salute (Pro.M.I.S.) che a partire dal 2016 ne assicurerà il proseguo.
L’evento, che per l’occasione si è tenuto presso l’auditorium del Ministero della Salute, si è aperto con il saluto e i ringraziamenti della Dott.ssa Maria José Caldés che, a nome del Gruppo di Coordinamento Generale del Progetto, si è congratulata per il percorso interessante e formativo intrapreso in questi anni. Dello stesso parere la Dott.ssa D. Rodorigo(Direttore Generale della Comunicazione e dei Rapporti Europei e Internazionali, Ministero della Salute) che, ripercorrendo le tappe più importanti del Progetto, ha sottolineato come la necessità di “Portare la sanità delle regioni in Europa, e nel mondo altresì l’Europa e il mondo nei sistemi sanitari delle regioni italiane”, non abbia rappresentato un mero slogan, ma abbia nella realtà effettivamente contribuito a creare quella sinergia tra gli attori italiani, e questi ultimi e l’Europa, di cui c’era necessità, e di cui ancor più ce ne sarà in futuro.
La parola è quindi passata alle Regioni, veri attori protagonisti di questo successo, che attraverso i loro Referenti Regionalihanno presentato i risultati concretamente raggiunti in questi anni, congiuntamente alle aspettative e alle sfide che attendono il nuovo Programma.
Le sette Regioni selezionate per la presentazione (Puglia, Basilicata, Marche, Campania,
Provincia Autonoma di Trento, Piemonte e Sicilia), pur nella peculiarità delle loro esperienze,
hanno nel complesso espresso una serie di considerazioni comuni circa i risultati e gli impatti che il Mattone ha avuto nelle loro realtà.
Prima fra tutte, l’interazione creata fra le regioni, le aziende sanitarie e ospedaliere, e i soggetti che a vario titolo sono stati coinvolti nei progetti e nelle attività di formazione; ma anche il ponte creato con l’Europa, con le istituzioni e con gli Stati Membri, che hanno creato un substrato favorevole, in termini di sensibilità, nei confronti delle tematiche europee sempre più presenti nelle politiche nazionali. Un altro denominatore comune delle presentazioni è stata sicuramente la formazione per l’utilizzo dei fondi diretti e indiretti, grazie ai quali si è potuto non solo utilizzare risorse fino a quel momento poco utilizzate, ma anche e soprattutto creare quell’ interesse e quella consapevolezza nel personale delle amministrazioni e delle aziende che prima mancava, o interessava troppe poche realtà.
Al termine di queste presentazioni, l’incontro ha quindi visto gli interventi da parte degli altri Membri del Gruppo di Coordinamento Generale. Ad aprire le considerazioni è intervenuto Dott. C. Bramezza (Direttore Generale Az. Ulss 10 Veneto Orientale) che sulla base dell’esperienza positiva del progetto e dei risultati ottenuti dallo staff, ha offerto la disponibilità dell’azienda, per il futuro, a collaborare per il nuovo programma. A seguire, il Dott. G. Ruocco (Direttore Generale per l’igiene e la Sicurezza degli Alimenti e la Nutrizione, Ministero della Salute) ha espresso la sua soddisfazione per la grande coesione creata in questi anni tra Ministero e Regioni e tra queste ultime in generale, sottolineando la peculiarità di un Progetto nazionale che oltre a giungere al termine in modo positivo, pone addirittura le basi per un’ulteriore continuazione. Infine è stata la volta del Dott. M. Mirandola (Regione Veneto), che unendosi alle considerazioni espresse fino a quel momento, ha augurato che proprio sulla base di quanto è stato raggiunto, si possa rafforzare e quindi migliorare ulteriormente il lavoro che ci sarà in futuro.
La parola è quindi passata al Dott. Prataviera, valutatore esterno del Progetto, che ha illustrato dettagliatamente i risultati ottenuti in questi anni dalle Regioni e dai vari attori coinvolti nelle attività, sia in termini qualitativi che quantitativi.
Il Dott. Ruocco ha quindi concluso la mattinata riassumendo i passaggi futuri che riguarderanno il nuovo Programma, riportando quanto approvato dalla Commissione Salute il 16 Dicembre: in particolare ha rassicurato i presenti sulla proroga tecnica, accordata per un massimo di 4 mesi, durante i quali verrà assicurata la continuità della attività già in essere e avverrà la transizione da Progetto a Programma.
Senza dubbio una giornata di soddisfazione e una chiusura di successo per il Mattone Internazionale, che adesso dovrà dimostrarsi all’altezza non solo delle aspettative, ma anche delle grandi sfide che lo attendono.LA VALUTAZIONE D’IMPATTO DEL PROGETTO MATTONE INTERNAZIONALE
Il Piano di Valutazione esterna del Progetto Mattone Internazionale che ha accompagnato il progetto durante tutto il suo ciclo vitale è stata un’attività strategica volta a comprendere in che modo possa esserne garantita la sostenibilità. Ciò che è stato presentato a Roma il 17 dicembre scorso a Roma, presso il Ministero della Salute, durante l’evento finale del PMI, è la relazione di valutazione ex post che si è concentrata sulla rilevazione e sulla verifica dei risultati del progetto, confrontati con quanto stabilito ex ante, al fine di reiterare il progetto con le opportune modifiche e di gettare basi solide per quello che sarà il nuovo Pro.M.I.S. In sintesi sono stati verificati il grado di conseguimento dei risultati attesi e sono stati forniti elementi per migliorare il processo di programmazione. Il percorso di valutazione messo in atto ha previsto l’utilizzo di una serie di strumenti come questionari, interviste e indicatori per la rilevazione di dati quantitativi sugli output di progetto, che ha dato modo di indagare il livello di raggiungimento degli obiettivi e dei risultati attesi da parte delle Regioni coinvolte.
Sono stati 7 gli ambiti di indagine principale: a) le iniziative intraprese a livello regionale e/o aziendale per garantire la continuità delle attività avviate grazie al PMI; b) l’attivazione e/o potenziamento dell’ufficio regionale a Bruxelles; c) la presenza delle Regioni nei contesti istituzionali della UE di interesse strategico per la sanità; d) le adesioni a reti europee di interesse strategico per i temi connessi alla progettazione in sanità; e) la partecipazione a network a livello europeo/internazionale; f) la partecipazione come partner a progetti approvati con fondi europei; g) la realizzazione come capofila di progetti approvati con fondi europei.
Dall’analisi di alcuni feedback si evidenzia, innanzitutto, come i partecipanti al Piano di Formazione Nazionale (Pilastro I) abbiano avuto un gradimento molto soddisfacente dell’attività formativa.
Per quel che riguarda la costituzione di un database (Pilastro 2), sono stati 203 i progetti internazionali raccolti all’interno della piattaforma volta a permettere una ricognizione dei progetti finanziati in ambito sanitario con la possibilità di consultare anche studi statistici mirati.
Alla luce di quanto emerso c’è stata una sorta di disomogeneità da parte degli attori nel caricamento delle informazioni: alcune regioni sono state molto attive, mentre altre non hanno addirittura caricato alcunché. Recuperare quanto fatto anche delle Regioni meno attive è, comunque, ciò che il Pro.M.I.S intende fare per rendere il lavoro a livello nazionale sempre più coeso e partecipativo.
Per quel che riguarda, invece, le azioni di comunicazione ed informazione (Pilastro 3) gli strumenti utilizzati (sito web, newsletter, infoday, workshop) sono stati ritenuti strumenti particolarmente efficaci per promuovere le politiche comunitarie, bandi e altri informazioni utili (il 91% di chi ha risposto al questionario sull’utilità del sito e della newsletter ha ritenuto di essere stato abbastanza, molto e pienamente soddisfatto delle informazioni ottenute).
Relativamente ai Piani di formazione locale(Pilastro 4), l’Avviso 1 ha fi-nanziato un importo pari 908.000,00 € per le attività formative e informative dedicate alle strutture ministeriali competenti, alle Regioni Italiane e Province Autonome. Anche in questo frangente si ritrova una disomogeneità nella partecipazione in questo ambito.
In conclusione, relativamente all’Internazionalizzazione dei Sistemi Sanitari (Pilastro 5), si evidenzia come, attraverso l’Avviso 2, a fronte di un finanziamento erogato di 151.135,03€
(per un totale di 37 progetti presentati) da parte del PMI, ben 9 progetti sono stati approvati dalla Commissione Europea e le Regioni hanno ricevuto un finanziamento totale pari a 3.622.998,00€.Ecco le ultime attività realizzate in Regione Toscana grazie al Progetto Mattone Internazionale:
Workshop sulla ValutAzione degli interventi di Cooperazione Sanitaria Internazionale
Workshop on International Funding and Partnership
Per maggiori informazioni www.progettomattoneinternazionale.it