- 29Gennaio
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Posto medico avanzato, firmato un accordo tra Regione e Gruppo Chirurgia di Urgenza
Un protocollo d’intesa per rafforzare e ottimizzare la collaborazione tra Regione Toscana e l’associazione di volontariato Gruppo chirurgia d’urgenza per interventi di protezione civile onlus (GCU Pisa onlus), e adeguare un Posto medico avanzato. E’ stato firmato ieri in Palazzo Strozzi Sacrati dall’assessore al diritto alla salute Stefania Saccardi e dalla presidente dell’associazione GCU Augusta Nepi, presente anche l’assessore all’ambiente con delega alla protezione civile Federica Fratoni.
In occasione di disastri e calamità naturali che avvengono al di fuori dei propri confini, la Regione Toscana si è spesso mossa con interventi di protezione civile e di tipo sanitario. Un contributo notevole in queste occasioni viene dato dall’associazione di volontariato “Gruppo chirurgia d’urgenza per interventi di protezione civile Onlus” (GCU Pisa Onlus), che più volte ha partecipato a queste operazioni di soccorso con il suo Posto Medico Avanzato (PMA).
Ora il PMA dovrà rispondere ai nuovi criteri stabiliti dal meccanismo di Protezione civile europeo, ed essere quindi sottoposto a una serie di adeguamenti che lo mettano in grado di ottenere la necessaria certificazione europea. L’associazione ha dunque messo a punto un progetto di “Adeguamento Posto medico Avanzato con chirurgia ad Emergency Medical Team – EMT”, accolto dalla giunta con due delibere approvate il 10 dicembre scorso, che portano la firma del presidente Enrico Rossi, dell’assessore al diritto alla salute Stefania Saccardi, e dell’assessore all’ambiente e protezione civile Federica Fratoni.
La prima delibera approvava il progetto, lo finanziava con 200.000 euro, inserendolo tra le attività di cooperazione sanitaria internazionale, e stabiliva che sarebbe stato integrato con le iniziative portate avanti dal Centro di Salute Globale. La seconda approvava, appunto, il protocollo d’intesa siglato stamani.
“Con questo protocollo, e con il finanziamento che abbiamo dato – spiega l’assessore Stefania Saccardi -, abbiamo voluto consentire a questa associazione, che è una delle eccellenze che abbiamo nella nostra regione, di continuare a dare un contributo determinante in caso di grandi eventi che necessitano interventi di protezione civile e nei progetti di cooperazione sanitaria internazionale. Lo stanziamento era indispensabile per rendere il Posto Medico Avanzato adeguato alla normativa europea. Il PMA dell’associazione GCU Pisa onlus ha un ruolo determinante, sia per la chirurgia che per la presa in carico, che per la destinazione dei pazienti. E’ una risorsa non solo per la nostra regione, ma per tutto il Paese e anche a livello internazionale”.
“La Regione Toscana – ha detto l’assessore Federica Fratoni – continua a gestire un sistema di protezione civile di eccellenza. Con questo intervento, la nostra colonna mobile si arricchisce sempre di più. Il GCU Pisa onlus fa interventi in situazioni di grandi calamità. E’ per noi un orgoglio poter dotare la Regione di una professionalità così alta, voglio ringraziare e complimentarmi con tutti i volontari di questa associazione”.
“Noi ci muoviamo solo se viene richiesto il nostro intervento – chiarisce la presidente del GCU Pisa onlus Augusta Nepi – Avevamo tutte le caratteristiche necessarie, ma dopo il terremoto di Haiti l’ONU ha ritenuto opportuno introdurre altre normative. Altri 20 letti di degenza in più comportano un notevole sforzo, sia dal punto di vista logistico che di personale sanitario. E noi dobbiamo fare l’adeguamento nei primi sei mesi dell’anno, perché nel secondo semestre vogliamo avere la certificazione. Senza l’aiuto della Regione Toscana non saremmo riusciti ad avere la certificazione entro il 2019”.
Un Posto Medico Avanzato (PMA) è un “dispositivo funzionale di selezione e trattamento sanitario delle vittime, localizzato ai margini esterni dell’area di sicurezza o in una zona centrale rispetto al fronte dell’evento, che può essere sia una struttura che un’area funzionale dove radunare le vittime, concentrare le risorse di primo trattamento, effettuare il triage e organizzare l’evacuazione sanitaria dei feriti nei centri ospedalieri più idonei”.
L’associazione di volontariato “Gruppo chirurgia d’urgenza per interventi di protezione civile onlus” nasce per volontà di un gruppo di medici e infermieri dell’Azienda ospedaliero universitaria pisana e opera da anni nel campo della sanità in emergenza, partecipando a missioni di protezione civile in occasione di catastrofi naturali e interventi umanitari. Grazie al contributo di privati, associazioni e istituti bancari, l’associazione ha allestito una piccola struttura da campo, con la quale ha svolto missioni umanitarie e di protezione civile in Algeria, Albania, Cina, Haiti, Iran, Nepal, Sri Lanka, Turchia, Umbria.
Per le sue peculiarità e professionalità, la struttura fa parte, quale modulo sanitario, della Colonna mobile toscana di Protezione civile. Il simbolo della Regione Toscana, da sempre presente sulle insegne agli ingressi del PMA dell’associazione, rappresenta, anche in contesti internazionali, l’impegno e l’eccellenza del volontariato e della sanità che la nostra Regione ha sempre dimostrato a livello nazionale.
I recenti adeguamenti normativi agli standard indicati non sono però più sufficienti per ottenere le ulteriori certificazioni, ormai indispensabili per poter svolgere interventi sanitari in emergenza in Paesi UE ed extra UE, imposte dalle Nazioni Unite. Quindi, per non rimanere escluso dalle future missioni umanitarie e di protezione civile, entro il 2019 il Gruppo dovrà conseguire queste certificazioni, adeguando l’attuale struttura PMS ad un Team di emergenza medica di secondo livello (EMT2 – Emergency Medical Team 2).
Dovrà quindi essere prevista un’estensione dell’attuale struttura sanitaria da campo, per metterla in grado di ospitare 20 pazienti per 14 giorni. Sarà necessario un aumento del numero di volontari e adeguamenti strutturali (wc, cucine, dormitori, ecc.), logistici (rifornimenti di farmaci, alimenti, ecc.) e sanitari (monitor parametri vitali, ferri chirurgici, aspiratori, ecc.).
Il raggiungimento della certificazione e l’adeguamento della struttura ha quindi necessità di ulteriori finanziamenti e anche di spazi dove poter allocare tutto il materiale, pronto per le emergenze.
Nel protocollo d’intesa firmato stamani, la Regione riconosce il rilievo dell’esperienza maturata nel corso degli anni dall’associazione, e ritiene di potersi avvalere del suo apporto, integrandone le competenze nei programmi di cooperazione sanitaria internazionale. L’associazione si impegna a partecipare alla colonna mobile regionale, sotto la direzione della Regione, mettendo a disposizione la dotazione strumentale e il personale; a proporre e realizzare iniziative di formazione e aggiornamento del personale del servizio sanitario che opera nell’ambito di missioni internazionali; a proporre e realizzare iniziative pubbliche per la diffusione della cultura della solidarietà fra i popoli, in un’ottica di cooperazione sanitaria internazionale. La Regione si impegna anche a identificare un nuovo spazio da destinare al GCU in comodato d’uso gratuito. Il protocollo ha la durata di due anni.