23Febbraio

A Tirana conferenza conclusiva del progetto “Introducing Health Information System (IHIS)”

Si è tenuta a Tirana il giorno 21 febbraio scorso, alle ore 11.30 la conferenza dal titolo “Implementing of DRG Payment in Albania: Issues and recent development” alla presenza del Ministro della Salute della Repubblica d’Albania l’On. Ilir Beqaj e l’Ambasciatore d’Italia a Tirana S.E. Alberto Cutillo. La giornata ha costituito l’evento conclusivo del progetto “Introducing Health Information System (IHIS): a modern approach to transparency and accountability in the Albanian Public Health” finanziato nell’ambito programma di Conversione del Debito tra Italia ed Albania (IADSA) che ha visto come capofila il Ministero della Salute della Repubblica d’Albania e come partner tecnici la Regione Toscana e l’Università Cattolica “Nostra Signora del Buon Consiglio” di Tirana. Il progetto si proponeva di intervenire – attraverso specifici contributi formativi, di ricerca e di assistenza tecnica oltre che attraverso l’acquisto di supporti informativi – sulla qualità dei servizi ospedalieri, con particolare riferimento alle Diagnosis Related Groups (DRGs).

L’avvio dei lavori è stato inaugurato dalla dott.ssa Maria José Caldés, Direttrice del Centro di Salute Globale della Regione Toscana, che ha ricordato le lontane origini del rapporto tra Toscana ed Albania con i primi scambi di natura solidaristica tra i due territori agli inizi degli anni 90, basati essenzialmente sull’accoglienza e cura di cittadini albanesi in strutture ospedaliere toscane, ed ha evidenziato come negli ultimi cinque anni la collaborazione tra i due territori si sia trasformata in un vero e proprio partenariato. Attori del sistema sanitario toscano – come l’AOU Meyer e l’AOU Pisana oltre che l’Università di Firenze – sono oggi congiuntamente coinvolti in attività di assistenza tecnica al Ministero della Salute tesa a supportare quest’ultimo nella implementazione della strategia governativa finalizzata a migliorare qualità e efficienza dei servizi sanitari nella convinzione che: “la buona sanità, oltre ad essere un diritto del cittadino, rappresenta un’opportunità di formazione di filiere produttive legate a ricerca, innovazione, formazione di eccellenza, quindi volano di sviluppo economico e sociale del territorio e di un’intera comunità”.

S.E. Alberto Cutillo, Ambasciatore d’Italia in Albania, nel ringraziare tutti i partner del progetto ha ricordato come il progetto IHIS abbia rappresentato una valida opportunità per rafforzare una storia di partenariato di successo, quello con la Regione Toscana, che vanta una delle migliori esperienze italiane in tema di salute pubblica e di organizzazione efficiente dei servizi sanitari nel territorio. Nel valutare positivamente i risultati ottenuti dal progetto IHIS, S.E. l’Ambasciatore ha inoltre evidenziato come “il sostegno ai partenariati italo-albanesi sia una delle finalità del Programma IADSA, quale base per creare utili sinergie con altre iniziative sostenute sia sul piano bilaterale che da altri partner internazionali nel più ampio quadro del processo di adesione all’Unione Europea”. A questo proposito l’Ambasciatore Cutillo nel segnalare come attraverso lo IADSA siano stati sostenuti, ad oggi, 42 progetti per un totale di 15,7 milioni di Euro ha evidenziato come anche tra questi progetti “l’assistenza sanitaria pubblica, in quanto pilastro del welfare e dovere cogente per una pubblica amministrazione al servizio dei cittadini, sia al centro della cooperazione bilaterale tra Italia ed Albania”.

Il prof. Niccolò Persiani, in rappresentanza dell’Università Cattolica “Nostra Signora del Buon Consiglio” di Tirana, ha elogiato il metodo costruttivo di cooperazione tra tutti i partner e le molteplici sinergie create.
“Il percorso di managerializzazione della sanità e la possibilità di un’effettiva competizione tra pubblico e privato grazie all’introduzione del sistema dei Diagnosis Related Groups (DRG) quale classificazione dei ricoveri ospedalieri sono gli strumenti per un efficientamento del servizio sanitario ed un presupposto per una sua apertura all’Europa”.

L’On. Ilir Beqaj, Ministro della Salute della Repubblica d’Albania, nel ringraziare tutti i partner del progetto per la ottima riuscita e l’Ambasciata d’Italia e l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo per il supporto continuo nei progetti in ambito sanitario, ha sottolineato il momento storico derivante dalla conclusione di questa fase pilota per l’introduzione del DRG che ha rappresentato e rappresenta una priorità del programma di governo come dimostra il prestito di 11 milioni di Euro ottenuto dalla Banca Mondiale per la messa in essere della strategia di introduzione del DRG e l’informatizzazione del sistema sanitario. “L’introduzione di un moderno sistema di controlli dei costi favorisce la trasparenza all’interno dei nostri ospedali, risponde alla necessità della messa in essere strumenti e competenze finalizzate a modernizzare e rendere più efficiente il sistema sanitario nel suo complesso e ci fornisce strumenti attendibili a supporto delle decisioni politiche in termini di finanziamento del sistema sanitario”

Lo stesso Prof. Persiani, nella sua veste di responsabile scientifico del progetto, ha successivamente aperto la sessione dei lavori presentando i prodotti del progetto, soffermandosi in particolare sulla “strategia per l’introduzione del DRG”. Si tratta di un documento finalizzato a strutturare un percorso per la definizione e la manutenzione di un sistema di misurazione e di valorizzazione dei prodotti degli ospedali che risponda alle esigenze informative specifiche della realtà ospedaliera albanese, superando i limiti insiti nel ricorso a sistemi mutuati da realtà estere. “La produzione di una strategia ad hoc per l’Albania era il nostro obiettivo finale e risulta essere in sintonia con quanto è stato intrapreso in diversi Paesi del mondo, che hanno sviluppato o stanno sviluppando sistemi nazionali di classificazione delle prestazioni sanitarie, si è voluto tuttavia – grazie all’esperienza dei professionisti coinvolti, mantenere un’ottica internazionale che consenta il confronto in ambito assistenziale tra le diverse Nazioni”.

Il Dott. Vieri Lastrucci, Centro di Salute Globale della Regione Toscana, ha illustrato gli incentivi e gli effetti che comporta l’introduzione di un sistema di finanziamento basato sui DRG, evidenziandone le ricadute positive in termini di efficienza e trasparenza sul sistema ospedaliero. Nella sua relazione ha riportato l’esperienza italiana, mostrando come l’impatto che ha avuto l’introduzione del DRG in Italia sia stato un’aumento di efficienza degli ospedali senza una variazione della qualità delle cure erogate.

Il Dott. Aleksander Haxhi, Istituto Nazionale delle Assicurazioni, ha presentato le funzionalità e l’architettura del software prodotto nell’ambito del progetto finalizzato a classificare tutti i pazienti dimessi dagli ospedali pilota (ricoverati in regime ordinario o day hospital) in gruppi omogenei per assorbimento di risorse impegnate. “Grazie a questo nuovo sistema informativo l’Istituto adesso possiede uno strumento utile a quantificare economicamente l’assorbimento di risorse, rimborsare ciascun episodio di ricovero ed in definitiva controllare e contenere la spesa sanitaria”.

Il Prof. Alberto Romolini, Università Telematica Internazionale Uninettuno, in qualità di valutatore esterno, ha evidenziato come il progetto abbia raggiunto gli obiettivi prefissati per quanto riguarda da un lato la componente formativa sia per il numero di corsi, per la qualità della didattica ed il numero dei professionisti formati sia e dall’altro quella di assistenza tecnica culminata con la produzione della strategia sulla introduzione del DRG oltre che delle linee guida nazionali sulla contabilità analitica e di controllo di gestione delle attività negli ospedali.
Il valutatore ha evidenziato, tuttavia, come l’introduzione del software per la gestione della contabilità analitica e dei dati dei ricoveri degli ospedali nelle realtà pilota abbia incontrato alcune difficoltà di implementazione che allo stato attuale non consentono la messa a disposizione dell’intera gamma dei dati contabili e clinici.

 

Albania, cooperazione sanitaria internazionale