I beneficiari diretti: operatori, medici e tecnici, dei centri sanitari coinvolti che hanno seguito i percorsi di specializzazione sanitaria. Nello specifico, 5 medici dell’Ospedale di Valona, che hanno beneficiato della formazione nel campo della chirurgia endoscopica e 15 medici e tecnici albanesi e kosovari provenienti dalle altre strutture ospedaliere che sono stati formati nei settori di: oncologia pediatrica, cardiologia invasiva/emodinamica e radiologia.

I beneficiari indiretti: pazienti minori e non affetti da gravi patologie che si rivolgeranno ai centro sanitari coinvolti e le loro famiglie, la popolazione delle città albanesi di Valona, Durazzo, Tirana e Koplik e l’intera società civile albanese e kosovara, in particolare delle città di Pristina, Klinje, Koplik, Durazzo, Tirana e Valona.

OBIETTIVO GENERALE:

Supportare il miglioramento sistemi sanitari nell’area balcanica e di supportare la creazione di un unico polo oncologico dell’area balcanica.

OBIETTIVO SPECIFICO:

Supportare lo sviluppo delle strutture sanitarie coinvolte come esempi di attività sanitarie intergrate – emergenza, assistenza ambulatoriale, chirurgia endoscopica, oncologia pediatrica, cardiologia invasiva/emodinamica e radiologia – attraverso la formazione del personale medico e tecnico albanese e kosovaro e il trasferimento di biotecnologie e attrezzature mediche.

Attività 1

Potenziamento delle strutture sanitarie albanesi – Ospedali Regionali di Valona e Durazzo – e kosovare – Ospedale di Pristina e Centro Pediatrico di Kljnie – come esempi operativi di attività sanitarie integrate.

Attività 2

Organizzazione e realizzazione di percorsi formativi di personale medico e tecnico albanese e kosovaro nei campi della chirurgia endoscopica, oncologia pediatrica, cardiologia invasiva/emodinamica, radiologia, emergenza e assistenza ambulatoriale in loco e presso le strutture ospedaliere dell’AOUP.

Attività 3

Realizzazione di una serie di incontri in Italia e in loco per incentivare i contatti tra l’Azienda Ospedaliera Universitari Pisana, l’Ospedale di Tirana e l’Ospedale di Pristina al fine di supportare la creazione di un polo oncologico condiviso nell’area balcanica.