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Eritrea

Medici per 1000 abitanti (WHO ultima rilevazione):
0,05

Personale infermieristico e ostetrico per 1000 abitanti (WHO ultima rilevazione):
0,58

Risorse esterne per la sanità come % della spesa sanitaria totale (WHO 2012):
24,7

Spesa sanitaria out-of-pocket come % della spesa sanitaria totale (WHO 2012):
52,5

Spesa sanitaria pubblica come % della spesa sanitaria totale (WHO 2012):
47,5

Spesa sanitaria privata come % della spesa sanitaria totale (WHO 2012):
52,5

Spesa sanitaria totale pro capite (PPP int. $) (WHO 2012):
16,5

Spesa sanitaria totale come % del GDP (WHO 2012):
2,6

Scheda paese

Introduzione. L’Eritrea è una delle economie africane che nel 2011 ha registrato i migliori tassi di crescita pari al 14% dovuto ad un forte aumento della produzione agricola e mineraria (in particolare oro). Il Paese rimane comunque uno dei meno sviluppati al mondo, con una popolazione di 5,3 milioni di persone con un reddito pro capite annuo pari a $ 403 di cui più di due terzi residenti in aree rurali. Lo sviluppo del Paese è ancora minato da una situazione di tensione continua sui confini con l’Etiopia.

In termini di sviluppo umano l’Eritrea registra il 177° indice di sviluppo umano su 187 paesi.

La sicurezza alimentare continua ad essere una delle principali priorità del governo in quanto l’economia eritrea è fortemente dipendente dai prezzi internazionali di cibo ed energia con una bilancia commerciale in forte deficit. La produzione alimentare interna riesce a dare risposta infatti al 60-70% del fabbisogno nazionale.

Contesto sanitario. A seguito dell’indipendenza, lo stato di salute della popolazione eritrea ha conosciuto un netto miglioramento. La mortalità infantile è decresciuta da 58 per 1.000 nel 2000 a 39 per 1.000 nel 2009, il tasso di immunizzazione del dei bambini è arrivato al 95% nel 2009 e l’accesso ad acqua potabile è cresciuto nello stesso periodo oltre il 60%. La mortalità materna è decrescita molto ma rimane comunque ad un livello preoccupante (280 per 100.000)

Si registra inoltre un discreto successo dei programmi supportati dalle organizzazioni internazionali sul controllo di alcune delle più importanti malattie trasmissibili. La prevalenza dell’HIV è sotto controllo e colpisce lo 0,8% della popolazione adulta contro il 5% della media dei paesi sub sahariani. La mortalità per malaria è diminuita dell’82%.

Nonostante tali impegni la popolazione rurale continua a soffrire di forte malnutrizione: il 46% degli abitanti sono denutriti e il 40% dei bambini eritrei è sottopeso.

Per quanto riguarda le malattie non trasmissibili, si registra una crescita dell’incidenza di ipertensione, diabete, malattie cardiovascolari, tumori.

Il sistema sanitario attuale. L’attuale politica sanitaria nazionale, coerentemente con i principi dell’Universal Health Coverage, intende assicurare l’equità e l’accesso alle cure essenziali a costi accessibili per la maggior parte della popolazione.

L’agenda è tracciata da un piano strategico del settore sanitario che include roadmaps per la riduzione della mortalità materna, il miglioramento della salute dei bambini, controllo di malattie HIV, TB e malaria, rafforzamento del sistema sanitario, garanzia della qualità dei farmaci, sviluppo delle risorse umane.

Il sistema sanitario in Eritrea è organizzato sui tre livelli primario, secondario e terziario. Il sitema è completamente pubblico e non ci sono strutture private che operano nel paese. Nonostante questo esiste una sistema di servizi privati sviluppato attraverso una partnership fra Governo e personale sanitario. Mancando ad oggi ancora un sistema assicurativo funzionante, lo sviluppo di un sistema di finanziamento adeguato rimane una delle sfide aperte da superare.

Prospettive future. L’Eritrea ha bisogno di implementare interventi di grande impatto nella riduzione della mortalità infantile e materna, nella lotta all’HIV/AIDS, la malaria e le altre malattie trasmissibili, nel controllo e la prevenzione delle malattie non trasmissibili.

Inoltre il Governo si pone come obiettivo insieme alle istituzioni internazionali di accedere progressivamente a tecnologie adeguante per migliorare i servizi sanitari, di sviluppare un personale sanitario qualificato, di aumentare significativamente la qualità delle cure, di rafforzare l’health information system, di identificare e documentare le pratiche di medicina tradizionale e le vulnerabilità derivanti dai disastri naturali.

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