- 29Agosto
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CARE FOR MIGRANTS – IL SITO E’ ONLINE
E’ online il sito internet del progetto europeo CARE http://careformigrants.eu, all’interno del quale si potranno trovare tutte le infomazioni relative al progetto “Common Approach for REfugees and other migrants’ health (CARE)”. CARE è un progetto della durata di 12 mesi finanziato dalla Commissione Europea (Terzo Programma di Azione dell’UE in materia di salute), coordinato dall’Istituto
- 29Luglio
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PROMUOVERE LA SALUTE DEI MIGRANTI: ECCO COSA DICE L’OMS IN MERITO
Pubblichiamo in questa sezione un interessante rapporto dell’OMS (A69/27 – 8 Aprile 2016) che pone in evidenza le numerose sfide relative alla salute di migranti e rifugiati, le Azioni che il Segretariato dell’OMS sta mettendo in campo a livello regionale e globale tratteggiando le azioni prioritarie per il futuro in relazione alla risoluzione WHA
- 27Luglio
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Programma delle attività di Cooperazione Sanitaria Internazionale e Salute dei Migranti
E’ stata adottata dalla Giunta Regionale la Delibera n. 697 del 19/07/2016 che approva il programma delle attività di Cooperazione Sanitaria Internazionale e Salute dei Migranti per l’anno 2016. Si tratta del primo atto programmatico che definisce la strategia Regionale in questi due ambiti, che sono sempre più interconnessi e che prevedono momenti trasversali e di
- 21Luglio
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Nicaragua, l’acqua e la chimica che mettono a rischio la vita delle popolazioni rurali
Di Stefano Fusi* Le condizioni ambientali, di vita e lavoro delle comunità rurali – nelle quali è presente una forte povertà- determinano evidenti fattori di rischio per la salute delle persone, quali l’esposizione a prodotti chimici per uso agricolo e l’utilizzo diffuso e continuo di acqua contaminata. In particolare questo ultimo aspetto sembra meritare un
- 14Luglio
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Costituito il Comitato Scientifico del Centro di Salute Globale
Indirizzare le attività di ricerca del Centro di Salute Globale e orientarne le future direttrici di sviluppo, questi i principali obiettivi per i quali il CSG ha deciso di costituire un Comitato Scientifico. Tre i membri del Comitato, individuati fra le personalità di spicco delle aree delle Malattie Tropicali Dimenticate, Salute dei Migranti, Politiche Sanitarie
- 11Luglio
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Missione in Sierra Leone, tra i sopravvisuti ad Ebola e determinanti di salute
Luca Scali*, medico che collabora con il Centro di Salute Globale e appena rientrato da una missione in Sierra Leone con Medici con l’Africa Cuamm, ci offre alcune riflessioni e racconti da un punto di osservazione privilegiato. L’epidemia di Ebola ha messo in ginocchio nel 2014 la Sierra Leone. Superata la fase di emergenza, il
- 01Luglio
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Il Sistema Sanitario Toscano a supporto del servizio di emergenza-urgenza albanese
Il primo corso di formazione sulle tecniche di Triage intraospedaliero Il 28 e 29 Giugno, il Centro di Salute Globale della Regione Toscana assieme al Ministero della Salute Albanese ha tenuto il primo corso di formazione per i medici e infermieri dei dipartimenti di emergenza-urgenza degli ospedali di Durazzo, Lezhë, Saranda, Scutari e Valona. L’avvio
- 20Giugno
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GIORNATA MONDIALE DEL RIFUGIATO – Al Meyer la lezione di Pietro Bartolo, il medico di “FUOCOAMMARE”
Firenze – A renderlo famoso è stato il grande schermo, con “Fuocoammare”, il film-documentario dedicato al dramma degli sbarchi dei profughi a Lampedusa. Ma l’impegno quotidiano di Pietro Bartolo per i migranti va avanti dal 1991: in questi venticinque anni di attività, nel difficile ruolo di ufficiale sanitario delle Isole Pelagie, Bartolo ha visitato e
- 17Giugno
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European Development Days a Bruxelles. Presente anche il Centro di Salute Globale
Il 16 giugno, il Centro di Salute Globale della Regione Toscana, insieme a “Euro-African Partnership” associazione di comuni e province della toscana, sono stati invitati dalla Agenzia delle Nazioni Unite per lo Sviluppo a presentare il progetto di cooperazione sanitaria “Health for All” tra Toscana e Tunisia, nell’ambito delle giornate europee dello sviluppo (European Development
- 13Giugno
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La morte invisibile: natimortalità nei paesi a basso reddito
Eugenio Racalbuto* e Vieri Lastrucci*° *Centro di Salute Globale, Regione Toscana °Università degli Studi di Firenze Introduzione Il termine “nato morto” (stillbirth) è raccomandato dall’OMS per consentire il confronto sulla natimortalità tra i diversi paesi nel mondo, e si riferisce al bambino nato senza segni di vita, a partire dalla ventottesima settimana di gravidanza (1).