17Luglio

Diseguaglianze di salute dall’infanzia all’età adulta

Vieri Lastrucci e Maria José Caldés Pinilla
(Centro di Salute Globale, Regione Toscana/AOU Meyer)

 

Oggi in letteratura sono presenti numerose ricerche che svelano la connessione tra i processi biologici, psicologici e sociali che interagiscono durante il corso della vita, influenzando la salute e la suscettibilità alle malattie. Che cosa significa questo nel contesto della salute? Fondamentalmente, una diseguaglianza di salute che comincia già con l’infanzia (ma causata largamente da fattori al di fuori della salute) con conseguenze a lungo termine che influenzano negativamente l’intero corso della vita attraverso i domini della salute fisica e emozionale, l’educazione e il potenziale economico.

I bambini che hanno un buon inizio nella vita non hanno solo una infanzia più sana e felice, ma godono anche di benefici a lungo termine nell’età adulta. Le influenze sullo sviluppo nella prima infanzia sono multifattoriali. Non conta solo l’amore e l’attenzione dei genitori, ma anche il loro reddito, la loro educazione, la condizione lavorativa in cui si trovano, la qualità dell’abitazione dove abita la famiglia e il quartiere dove questa si trova. La prima infanzia, lo sviluppo e le condizioni sociali in cui i bambini vivono e crescono sono incredibilmente importanti per la salute e il benessere per tutto l’intero corso della vita. 1

Le diseguaglianze iniziano presto: determinanti sociali e alcune diseguaglianze precoci

 Diapositiva1Il Grafico 1 mostra i dati provenienti dal Millennium Cohort Study, un progetto di ricerca multidisciplinare che segue le vite di circa 19.000 bambini nati nel Regno Unito tra il 2000 e il 2001. I dati mostrati nel grafico mettono in relazione il numero di avversità a cui sono stati esposti i bambini nei primi anni di vita con i risultati nei test di lettura a 7 anni e con il rischio di presentare problemi di comportamentali clinicamente rilevanti sempre a 7 anni di età. I fattori di rischio presi in esame sono: Basso peso alla nascita; allattamento non al seno; depressione materna; genitore solo; reddito familiare sotto il 60% della mediana; disoccupazione dei genitori; titolo di studio materno; abitare in case umide; abitare in case popolari; abitare in un area deprivata. Spostandoci dalla sinistra alla destra del grafico si può vedere come all’aumentare del numero di fattori di rischio a cui i bambini sono stati esposti i risultati nei test di lettura diminuiscono (linea azzurra). I bambini che non hanno sperimentato alcuna delle avversità sopra elencate nella prima infanzia sono in media 5 mesi più avanti rispetto al campione. All’altra estremità del grafico, i bambini esposti a 7 o più fattori di rischio sono in media circa 12 mesi in ritardo rispetto al totale del campione. Pertanto, già all’età di 7 anni è possibile evidenziare una rilevante differenza nei bambini, un gap che corrisponde a circa 18 mesi di vantaggio o ritardo nelle capacità di lettura tra i migliori e i peggiori. Situazioni molto simili, in relazione all’esposizione alle avversità, si possono vedere per altri indicatori nella prima infanzia. Ad esempio, nella linea rossa è riportato il rischio di manifestare problemi comportamentali clinicamente rilevanti all’età di 7 anni, spostandoci da sinistra a destra si nota un incremento di circa 8 volte della probabilità di presentare tali problematiche. Andamento simile si trova se consideriamo come outcome l’obesità (andamento non riportato).2

 

Diapositiva2Come è possibile vedere dai dati di un altro studio eseguito su famiglie americane, queste diseguaglianze iniziano molto presto nella vita. L’indagine ha analizzato per due anni e mezzo le conversazioni tra bambino e genitore, attraverso registrazioni di un’ora una volta al mese. I risultati hanno mostrato come, a seconda delle condizioni socioeconomiche in cui il bambino cresce, lo sviluppo di abilità linguistiche in termini di ampiezza di vocabolario nei primi 3 anni di vita abbia un andamento fortemente divergente (Grafico 2). C’è una notevole differenza (circa il doppio) nella dimensione del vocabolario usato dai bambini appartenenti a famiglie con uno status socioeconomico più agiato rispetto a quelli con uno status più svantaggiato 3.

 

Le diseguaglianze nell’infanzia e le conseguenze a lungo termine nella vita adulta

Queste differenze nella prima infanzia hanno conseguenze non solo nell’immediato, ma anche a lungo termine, perpetuando e creando ulteriori diseguaglianze anche nell’età adulta.

Sempre rimanendo sul tema delle capacità linguistiche nell’infanzia, secondo uno studio effettuato su circa 7000 persone con follow up di 29 anni, i bambini con minori abilità linguistiche all’età di 5 anni hanno un rischio significativamente superiore di sperimentare una scarsa salute mentale da adulti. La capacità linguistiche nella prima infanzia mantengono un impatto significativo nel predire la salute mentale nell’età adulta indipendentemente da altri potenziali confondenti come le condizioni biologiche e le condizioni socioeconomiche della famiglia 4.

Sempre prendendo in considerazione outcome di salute nell’adulto in relazione a fattori di rischio nell’infanzia, uno studio pubblicato sul British Medical Journal mostra come l’essere obesi nell’infanzia comporti un aumento di 4 volte del rischio di esserlo anche nell’età adulta, che i bambini con distress psicologici sono più a rischio di soffrirne anche nell’età adulta e infine i bambini e adolescenti che fumano con una certa regolarità hanno una rischio da 2 a 7 volte superiore di essere fumatori regolari in età adulta (vedi Tabella. 1) 5

Già dalla prima infanzia anche per la prevalenza di obesità e fumo, così come per molti altri fattori di rischio e malattie, è dimostrata una diseguaglianza attribuibile ai cosiddetti determinanti sociali (reddito della famiglia, classe sociale, livello d’istruzione dei genitori, occupazione, etc.). Tali diseguaglianze di salute, allo stesso modo di come abbiamo visto verificarsi per gli esempi precedenti, si ripercuoteranno a lungo termine anche nella vita adulta di questi bambini. Numerosi sono infatti gli studi che mostrano come gli effetti che i determinanti sociali hanno nell’infanzia si manifestino con diseguaglianze di salute nell’adulto in termini di malattie (cardiovascolari, respiratorie, metaboliche, etc.), disabilità e mortalità precoce 6-10.

Spesso la tendenza è di rimettere quasi unicamente ai comportamenti dei genitori l’onere e le responsabilità della salute e della corretta crescita dei bambini, spostando così l’attenzione dalle influenze distali della società. Al contrario, le evidenze che si stanno accumulando in letteratura provenienti da rigorosi studi longitudinali che seguono coorti di decine di migliaia di persone dalla nascita per tutto il corso della vita, sottolineano l’importanza di orientare le politiche sociali, economiche e sanitarie ad affrontare tali diseguaglianze. In particolare la letteratura suggerisce di dare priorità a interventi focalizzati sui primi anni di vita in quanto producono maggiori benefici e cambiamenti sia sulle traiettorie di vita dei bambini che nella società11.

 

Bibliografia

  1. Bartley. Life gets under your skin. ICLS – Lifecourse studies in society and health. 2012
  2. Millennium cohort study fourth survey 2008
  3. Hart, T.R. Risley. Meaningful Differences in the Everyday Experience of Young American Children. Paul H Brookes Pub Co; Al World of Chi. edizione (luglio 1995)
  4. Schoon, S. Parsonsb, R. Rushc, J. Law, Children’s Language Ability and Psychosocial Development: A 29-Year Follow-up Study. PEDIATRICS 2010 Jul, 126(1):e73-80
  5. M. Viner, M. Barker . Young people’s health: the need for action. BMJ. Apr 16, 2005; 330(7496): 901–903.
  6. Bartley M1, Kelly Y, Sacker A. Early life financial adversity and respiratory function in midlife: a prospective birth cohort study. Am J Epidemiol. 2012 Jan 1;175(1):33-42
  7. Smith GD, Hart C, Blane D, et al. Adverse socioeconomic conditions in childhood and cause specific adult mortality: prospective observational study. BMJ 1998;316(7145):1631-1635
  8. Galobardes B, Lynch JW, Davey Smith G. Childhood socioeconomic circumstances and cause-specific mortality in adulthood: systematic review and interpretation. Epidemiol Rev. 2004;26(1):7-21
  9. Packard CJ, Bezlyak V, McLean JS, et al. Early life socioeconomic adversity is associated in adult life with chronic inflammation, carotid atherosclerosis, poorer lung function and decreased cognitive performance: a cross-sectional, population-based study. BMC Public Health 2011;11(1):42. (doi:10.1186/1471-2458-11)
  10. Power C, Atherton K, Strachan DP, et al. Life-course influences on health in British adults: effects of socio-economic position in childhood and adulthood. Int J Epidemiol 2007;36(3):532-539
  11. Heckmann JJ. The economics, technology, and neuroscience of human capability formation. Proc Natl Acad Sci U S A. 2007 Aug 14;104(33):13250-5
politiche sanitarie, salute infantile