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Maria José Caldés, membro del Consiglio di Indirizzo INMP
Il giorno 18 maggio 2016 si è insediato il Consiglio di indirizzo dell’ Istituto INMP. Maria José Caldés, Direttore del Centro di Salute Globale, in rappresentanza della Regione Toscana, è uno dei membri del Consiglio, assieme all’On. Livia Turco, Presidente INMP; Fabia D’Andrea, Prefetto (Ministero della Salute); Riccardo Fatarella, Regione Calabria e Francesco Di Gregiorio, Regione Sicilia.
L’Istituto Nazionale per la promozione della salute delle popolazioni Migranti e per il contrasto delle malattie della Povertà (INMP), nato nel 2007 e stabilizzatosi nel 2012, è un ente pubblico oggi centro di riferimento nazionale per l’assistenza socio sanitaria alle popolazioni migranti e alle fragilità sociali, nonché centro per la mediazione transculturale in campo sanitario. L’impegno dell’Istituto è di fronteggiare, all’interno del Servizio Sanitario Nazionale, le sfide sanitarie delle popolazioni più vulnerabili, attraverso un approccio transculturale, olistico e orientato alla persona. L’obiettivo strategico è quello di sviluppare sistemi innovativi per contrastare le diseguaglianze nell’ambito della salute in Italia e rendere più agevole l’accesso al servizio sanitario nazionale per i gruppi sociali più svantaggiati e assicurare un alto livello di qualità delle prestazioni fornite.
Tale obiettivo viene perseguito quotidianamente attraverso: l’assistenza socio-sanitaria rivolta a tutti i cittadini, le fasce più vulnerabili della popolazione; la ricerca sulla promozione della salute per le popolazioni fragili e migranti e per il contrasto delle malattie della povertà , anche attraverso progetti clinici e lo studio dei modelli sperimentali per la gestione dei servizi sanitari dedicati; la realizzazione di programmi di formazione e di educazione sanitaria; la promozione e la gestione di un network di stakeholder italiani e internazionali.
“Essere membro del consiglio di indirizzo di INMP è una modalità per rafforzare una sinergia iniziata già da tempo e che si va rafforzando sempre di più, anche grazie alle progettualità condivise tra Centro e INMP, come ad esempio la partecipazione del Centro al progetto europeo CARE (acronimo di Common Approach for REfugees and other migrants’ health) di cui INMP è capofila”.
Materiali collegati:
Articolo pubblicato su Il Venerdì di Repubblica, 1 aprile 2016
Sfatiamo i cliché: i migranti non portano malattie periocolose.
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