23Novembre

CSG: il programma operativo per l’anno 2016

È stato approvato con DGR n 1034 del 25/10/2016 il “Programma Operativo” per l’anno 2016 del Centro di Salute Globale della Regione Toscana (CSG) che delinea la visione strategica delle attività nei due settori di “cooperazione sanitaria internazionale” (CSI) e “salute dei migranti” indicando le risorse e descrivendo gli strumenti operativi. Il piano operativo costituisce un quadro di riferimento comune per tutti gli attori del sistema sanitario regionale e per tutti gli altri soggetti come enti locali, ONG, imprese, atenei toscani e associazioni di volontariato coinvolti nella realizzazione dei progetti regionali nei due settori sopra indicati.

Nel documento viene confermata la centralità, all’interno del programma di governo della Regione Toscana, della politica di Cooperazione Sanitaria Internazionale come contributo per favorire  condizioni di stabilità e di benessere di fronte a sfide globali sia a livello internazionale dove alla crisi economica, al cambiamento climatico si è aggiunta negli ultimi anni la sfida al terrorismo che ha generato i conflitti ancora irrisolti di Siria e Libia, sia a livello interno dove il movimento degli esseri umani in fuga da aree di conflitto sta esercitando una pressione inedita sulle capacità di governo degli enti territoriali.

A tale fine i quadranti geo-politici più prossimi, come l’Africa e il Mediterraneo, risultano essere aree di intervento prioritarie per l’anno 2016 delle iniziative di CSI, la scelta dei paesi di intervento attraverso i “progetti di interesse regionale” ed i “progetti a bando” è stata basata: (i) sul vantaggio comparato che può avere la cooperazione toscana in termini di potenzialità e qualità dei partenariati costituitesi nel tempo; (ii) sulla possibilità di raggiungere negli specifici settori una massa critica di risorse economico-finanziarie; (iii) sulla significativa presenza – nel territorio toscano – di determinate comunità di migranti.  Un più stretto raggio di paesi, un secondo cerchio di priorità caratterizzato da una rilevanza strategica di intervento, saranno destinatari di “programmi di interesse regionale” caratterizzati da modalità esecutive tese a garantire un approccio più equilibrato e omogeneo di politica regionale di cooperazione.

Il documento riafferma il ruolo centrale delle aziende sanitarie del Sistema Sanitario Regionale (SSR) e delle reti da loro create che costituiscono, in termini di risorse strutturali ed umane, l’elemento essenziale di promozione ed attivazione di interventi di CSI oltre che rappresentare il punto di riferimento per numerosi organismi, privati e pubblici, presenti sui rispettivi territori. In conformità ai principi di riordino della L. R. 84/2015 la rete dei referenti aziendali è stata modificata garantendo la rappresentatività delle tre Aziende-USL, delle quattro Aziende Ospedaliere-Universitarie e delle Aree Vaste di riferimento.

Parallelamente nel settore della Salute dei Migranti la centralità della rete di attori del SSR viene confermata e revisionata alla luce della LR 84/2015. In questo ambito tematico lo sviluppo delle attività di coordinamento, a livello regionale con il terzo settore e le comunità dei migranti ma anche con attori ed istituzioni nazionali, risultano essere prioritarie nel 2016 al fine di fare fronte alla disorganicità con cui operano i diversi soggetti che si occupano di questo ambito tematico.

Per l’anno 2016 a fianco della attività di coordinamento il CSG intende promuovere attività di ricerca e di formazione sulle tematiche della migrazione e della salute globale rivolti agli operatori sanitari del SSR e degli operatori del terzo settore. Il CSG – in sinergia con le strutture regionali (Agenzia Regionale di Sanità – ARS), gli Atenei toscani (Università di Firenze e il Laboratorio MeS della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa) e le associazioni operanti nel settore e delle comunità presenti sul territorio – intende concorre alla composizione del quadro conoscitivo per la definizione delle politiche regionali in sanità, volte a rispondere ai bisogni di salute delle popolazioni migranti presenti sul territorio regionale, nell’ottica della riduzione complessiva degli oneri a carico del SSR.

L’obiettivo strategico è, dunque, validare e promuovere modelli d’intervento e strumenti operativi in grado di assicurare il diritto alla salute anche alle fasce più svantaggiate della popolazione migrante presente sul territorio toscano, attraverso un approccio transculturale e orientato alla persona che si fondi anche sulla presenza di figure chiave, quali il mediatore transculturale esperto in ambito sanitario e l’antropologo.

Cliccare qui per la DGR n. 1034/ 2016 e qui per il relativo Allegato.

cooperazione, migranti